martedì 27 ottobre 2015

Donne & Manager: la passione per la professione

Ognuna di noi ha un’idea e un approccio diverso al mondo del lavoro. C’è chi ha un ruolo impiegatizio, chi preferisce un lavoro in proprio, chi desidera intraprendere una carriera in azienda. C’è poi chi punta in alto e vuole fare strada attraverso un sano percorso di leadership al femminile.
 
Oggi Start Up in rosa si rivolge alle donne leader e a loro desidera segnalare dei corsi (specialmente a Milano e Torino) che propongono una filosofia manageriale incentrata sulle specificità delle donne, offrendo contenuti, stimoli e spazi di confronto per riflettere sul proprio modo di essere leader e per realizzarne il miglioramento.
 
In particolare, al momento è attivo il corso “Dal Diversity Management alla leadership della differenza” di Professione - Manager®. Docenti di alto livello, laboratori e momenti di interazione per crescita per migliorare le competenze e diventare dei buoni leader.
 
Se ci pensate, sia che si tratti di sistemi politici o di realtà finanziare e imprenditoriali di alto calibro, spesso laddove una donna siede al comando le cose cambiano. Abbiamo assistito a volte a situazioni stagnanti trasformate dal coraggio e dalla determinazione di una manager intraprendente, pronta a fronteggiare il cambiamento senza paura. Basti pensare ad alcune icone come Coco Chanel, la stilista che ha saputo esprimere un nuovo esempio di leadership riuscendo a imporsi con sicurezza in un mercato a quel tempo molto difficile da conquistare. O Margaret Thatcher, prima donna a ricoprire la carica di Primo Ministro del Regno Unito che ha dominato la scena pubblica inglese per ben un decennio. E che dire di Marissa Mayer, la giovane manager statunitense ha sorpreso a più riprese il mondo con la sua brillante carriera nell’universo informatico?
Partendo da un’analisi su larga scala della cultura aziendale e dei fattori chiave del successo, il corso Leadership al femminile può essere uno strumento di valorizzazione dello stile manageriale delle donne, quale risorsa indispensabile per una moderna impresa. La donna testimonia un modo esclusivo di affrontare istanze chiave per le organizzazioni quali la pianificazione del lavoro, la gestione del tempo, il rapporto e il confronto con i modelli consolidati, la modalità di negoziazione e persino il raggiungimento di risultati. In tutti questi ambiti la donna è capace di rilanciare i suoi significati.
Ben venga quindi un corso dedicato a questi temi per poter mettere a punto le proprie doti di intraprendenza tutta femminile. Il percorso è strutturato in moduli formativi e prevede una durata di tre mesi.

giovedì 22 ottobre 2015

L’eredità femminile di Expo Milano 2015

Expo Milano 2015 è agli sgoccioli. Fra pochi giorni la manifestazione universale più importante e attrattiva dell’anno chiuderà i battenti, ma Start Up in rosa intende raccoglierne l’eredità al femminile attraverso una rubrica dedicata.
 
Nutrire il pianeta, energia per la vita: un messaggio che ci ha fatto riflettere in questi mesi e che abbiamo vissuto lasciandoci coinvolgere dall’atmosfera, dalla scenografia, dalla multimedialità di ogni padiglione presente. Un’esperienza unica, emozionante, significativa. Ma non può finire tutto qui. Il valore di un evento come Expo si misura poi dall’eredità che lascia, dalla forza del messaggio che, interiorizzato dai singoli, deve poi tramandarsi da persona a persona fino a stravolgere stili di vita scorretti e far adottare comportamenti concreti che contribuiscano a migliorare le condizioni di vita nel nostro amato Pianeta.
 
La donna, da sempre simbolo di vita e prima responsabile dell’alimentazione, è stata protagonista di questa edizione di Expo Milano 2015 secondo molteplici sfaccettature.
 
Girando tra i padiglioni ho conosciuto virtualmente Erika Mayr, l’apicoltrice urbana di Berlino che produce miele sui tetti della città contribuendo a salvaguardare le api e la biodiversità del territorio.
 
Tra colori, luci e proiezioni dinamiche lo spazio centrale del padiglione Angola è dedicato alla donna: sono rimasta affascinata nell’ascoltare storie di donne che hanno avuto accesso all’istruzione e hanno saputo distinguersi mettendo in campo la loro intraprendenza per dare il proprio contributo alla società.
E ancora, aggirandomi per il Padiglione Italia, ho scoperto che è possibile realizzare vestiti da una semplice buccia d’arancia. Il progetto, si chiama Orange Fiber, nasce da due studentesse coinquiline a Milano che hanno pensato di creare tessuti eco-sostenibili dagli scarti delle arance siciliane. Non vedo l’ora di approfondire questa bella storia tutta italiana su queste pagine. Expo è stata anche un’importante vetrina per numerosi progetti al femminile.
 
Non sono mancati eventi, occasioni di incontro e di confronto che hanno posto al centro la donna come le Women’s Week, un vero e proprio contenitore di iniziative “in rosa”.
 
Tra queste il convegno #CittàDonna “Il rinascimento urbano parte dalle donne”, è stato un’occasione per affermare che la sostenibilità del Pianeta debba passare attraverso una nuova alleanza tra cibo e cultura e che le artefici di questo nuovo sguardo e nuovo patto per il futuro debbano essere le donne.
Molto interessante anche “Per un sari rosa”, che ha posto l’attenzione sul tema del riscatto delle giovani donne del Bangladesh e l’agricoltura sociale. Il progetto è stato portato avanti dal missionario saveriano padre Luigi Paggi a tutela delle bambine bengalesi.
 
Expo è stata, inoltre, teatro della Giornata della Donna dei Paesi del Golfo Arabico. Ad ospitare l'evento il Padiglione del Kuwait; protagoniste le mogli degli Ambasciatori del Kuwait, Arabia Saudita, Sultanato dell'Oman, Emirati Arabi Uniti. Una giornata all'insegna del fascino e della cultura Medio Orientale in cui i Paesi arabi hanno messo al centro il ruolo della donna nella società.
E infine come non citare Women For Expo, il network globale di donne nato con l’obiettivo di declinare i temi di Expo Milano 2015 al femminile (di cui abbiamo già parlato qui a settembre 2014). Nell’ambito del convegno “Nutrire la leadership femminile” sono state presentate le tre start up vincitrici del concorso "Progetti delle donne", lanciato da We–Women for Expo e Padiglione Italia.
Seguitemi. Vi racconterò le storie delle tre vincitrici del concorso e di alcune protagoniste di Expo.