martedì 21 ottobre 2014

Cavalcando l'onda del bio con Organic Wave e Organic Brides

Due giovani donne intraprendenti, Stella e Chiara. Stella, fondatrice di OrganicBrides, propone un trucco da sposa naturale. Chiara ha dato vita a Organic Wave, uno shop online dove trovare cosmetici, prodotti di bellezza e per la pulizia della casa con particolare attenzione al rispetto della persona e alla salvaguardia dell’ambiente.

Ma facciamo un passo indietro.

Proprio in occasione del suo matrimonio un paio di anni fa, Chiara, una ragazza genovese appassionata di eco-bio, incontra Stella, specializzata nel trucco da sposa del tutto naturale. Da cosa nasce cosa. Tanti incontri e chiacchierate per condividere la scelta di uno stile responsabile nei confronti dell’ambiente e il desiderio di trasformare una passione in lavoro. Da qui è nata una bella amicizia e una collaborazione professionale.

Chiara, poco soddisfatta del suo lavoro, già da tempo si impegna a promuovere prodotti specifici e uno stile di vita più sano; anche grazie al supporto di Stella e alla consulenza del marito, decide di aprire uno shop online in cui mostrare, recensire e vendere prodotti selezionati per la cosmesi eco-bio, formulati con materie prime vegetali. Ed ecco che Organic Wave prende vita. Sostenibilità, ecologia e consumo responsabile: questi sono i concetti sposati dalla fondatrice.

Il mio obiettivo è accompagnare chi non è esperto in materia nel percorso che io per prima ho intrapreso, essendo diventata una consumatrice più critica e consapevole”, commenta Chiara.

“Dietro ogni piccola impresa che nasce c’è un incredibile lavorìo”, aggiunge Stella. “Milioni di mail mandate, di risposte mancate, di delusioni, di conti a denti stretti, di scoperte e soddisfazioni, di esperimenti, studio, marketing, di spremute d’arancia e riunioni al bar di Assago. C’è molto coraggio e un pizzico di incoscienza. Ma soprattutto c’è la volontà di cambiare le cose in prima persona, mettendoci la faccia”.

Il primo prodotto pensato insieme è nato da un progetto di cui Chiara va molto fiera: si tratta di piccoli panni struccanti lavabili prodotti dal laboratorio sartoriale delle Fate Artigiane, una Onlus che si occupa del reinserimento lavorativo di persone appartenenti a categorie svantaggiate, soprattutto donne e pazienti psichiatrici. A brevissimo saranno disponibili sul sito.

In perfetto stile ecologico anche la giornata che Chiara e Stella stanno organizzando, insieme alla coop. Sociale Accesso e alla cooperativa di artisti La foresta di Sherwood, per domenica 26 ottobre al Cafè Fermento: Milano Eco Tribe, un pomeriggio per condividere stili di vita sostenibili. L’evento sarà all’insegna dell'impegno individuale nel rendere più ecologiche e sostenibili le attività di tutti i giorni. Spettacoli, attività e dimostrazioni di prodotti ecologici per la casa e per bimbi, ma anche prove di cosmesi e make-up eco-bio. Per i più piccoli sono previste tante attività interessanti e divertenti.

venerdì 10 ottobre 2014

Metti una seduta di bellezza a casa tua…: Claudia e la sua app Jantye

Claudia è una persona curiosa e molto socievole, le piace conoscere e attingere alla ricchezza che ogni personalità può dare. Donna e mamma intraprendente, Claudia si occupa di comunicazione da molti anni.

Un anno fa nasce l’idea, Jantye; un’applicazione con cui si ha la possibilità di scegliere, prenotare e pagare on line il proprio servizio di bellezza a domicilio: parrucchiere, trucco, estetista/massaggi e nail stylist, dove e quando si desidera in pochi semplicissimi passaggi. Chi vuole può già iscriversi gratuitamente al sito sin da ora e manifestare il proprio interesse. L’app sarà online entro fine anno.

Da quando il web è entrato a far parte delle nostre vite, Claudia si è appassionata al mondo digitale. Ha seguito alcune Start Up che le hanno permesso di costruirsi un background professionale. Si definisce una persona in continua formazione: dal Master in Social Media Management, al corso di giornalismo, al corso “Chi ha paura del business plan?” di Francesca Marano Cohen (che Claudia consiglia a tutte le donne startupper), al brevetto di pronto soccorso...

L’idea di Jantye nasce dall’esperienza vissuta in prima persona. Claudia è rimasta entusiasta del parrucchiere a domicilio suggerito da una cara amica. Da lì la sua vita è cambiata. Claudia ha iniziato a proporre la cosa alla sua famiglia e via via ad altri. “Il servizio a domicilio è talmente comodo ed economico che ho pensato di offrirlo a tutte le donne, specialmente quelle che hanno poco tempo, attraverso un’app da scaricare sul proprio smartphone”.

Ecco che si sviluppa un progetto con l'intento di soddisfare le esigenze di donne professioniste con i minuti contati, mamme con bambini piccoli che non vogliono rinunciare alla loro femminilità, bambini spesso difficili da gestire nei saloni di bellezza, persone anziane, insomma tutti coloro che per un motivo o per l’altro hanno difficoltà a muoversi da casa.

“Tanti professionisti della bellezza in questo momento di crisi sono in difficoltà, perciò ho pensato a un modo per mettere in contatto questi due mondi”. Il passaparola è fondamentale: “L’aspetto più importante del progetto è la parte ‘social’, le recensioni degli utenti. Un parrucchiere o un qualunque professionista della bellezza si sceglie principalmente attraverso il passaparola o il consiglio di un’amica. Quindi, è importante il giudizio degli utenti che hanno provato quel tipo di servizio con il tal professionista”.

Per mandare in porto il suo progetto, Claudia ha chiesto degli aiuti. Innanzitutto ha iniziato frequentando eventi e congressi sul mondo delle start up, per capire come muoversi nel settore. Ha partecipato all’Expo delle Start Up, è andata a Cesena per uno Speed Date con una Capital Venture israeliana e ha trovato in seguito due partner: uno lavora in ambito finanziario mentre il secondo è partner tecnologico.

“Non potevo essere più fortunata. Ammetto che non sia facile. Ma bisogna avere molta costanza e perseveranza”. Confessa Claudia. La sua determinazione dimostra come sia importante continuare a bussare alle porte e prima o poi qualcuna di queste si apre, per lo più inaspettatamente". 

Ho chiesto a Claudia se fosse contenta e soddisfatta della sua start up: “Per la prima volta in tanti anni sto lavorando a un mio progetto, in qualcosa in cui credo veramente e che sogno di realizzare. Dipende da me se riuscirà o meno. Mi sento una donna in “rinascita”, finalmente ho un obiettivo professionale che so che mi darà una grande soddisfazione”. 

Se sei interessata a saperne di più, a questo link scoprirai il mondo Jantye: http://www.youtube.com/watch?v=DfDzhuQjEaA

venerdì 3 ottobre 2014

Quando l'insegnamento diventa arte: Veronica e le sue creazioni di argilla

Oggi vi voglio raccontare la storia di Veronica, mia cara amica di vecchia data. Sin dagli anni di liceo, Veronica studia e si appassiona di antichità: dopo il diploma intraprende senza esitazione la strada accademica laureandosi in lettere classiche con indirizzo archeologico.

Ha da subito le idee chiare. Vuole insegnare e tramettere ai ragazzi la passione per quell’affascinante mondo delle civiltà passate. Così, nei due anni successivi, frequenta la SILSIS per l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole medie, negli istituti tecnico/professionali e nei licei. Ed è così che inizia la sua avventura professionale in mezzo ai banchi di scuola.

La passione per l’archeologia scorre nelle sue vene e la porta ad appassionarsi poco alla volta alla lavorazione delle materie plastiche e sintetiche (come pasta di mais e fimo). Tutto parte proprio dalla formazione universitaria archeologica: il contatto con la terra nasce dalla tesi incentrata sullo studio degli antichi vasi. La curiosità di sapere come si crea un vaso, come si data...

Non perde tempo. Dopo aver cercato un maestro di tornio vicino a casa sua, ad Appiano Gentile, Veronica impara a lavorare l’argilla. “Fin da piccola ero appassionata della manipolazione, in particolare della pasta di sale. Incoraggiata poi da amici e parenti, mi sono buttata e ho iniziato a sperimentare la lavorazione dell’argilla e di materiali sintetici” ci racconta.

Questa esperienza le apre la strada per potersi cimentare da sola, come autodidatta, in diversi lavoretti (www.arteveronica.altervista.org): tutto è iniziato con le bomboniere per il matrimonio di sua sorella, oggi è specializzata in articoli per il Natale come incensieri, lumicini; oggetti per compleanni, Battesimi, nascite come giostrine, portafoto, scacchiere (miniature da esposizione). I manufatti sono acquistabili online tramite la piattaforma Etsi o contattando direttamente Veronica.

Da diverso tempo, subito dopo la tesi e il corso di tornio, Veronica tiene laboratori per bambini (www.diariodiscavo.altervista.org): si tratta di laboratori di archeologia rivolti alle scuole primarie, in cui la storia parla attraverso gli oggetti (la ceramica, l’argilla). 

“Quest’anno, oltre ai miei tradizionali corsi in aula, inizio un nuovo percorso creativo/didattico in una libreria”. “Credo che sia molto bello poter far vivere ai ragazzi l’esperienza unica della manipolazione delle materie per far loro toccare con mano, nel vero senso della parola, la plasmabilità e la duttilità della terra”.

E’ una persona molto eclettica, Veronica, dalle mille sfaccettature. La musica è l’altra sua grande passione: dopo aver studiato per anni il saxofono, inizia nel periodo universitario a suonare con il gruppo “Non soul blues” per tre anni, poi entra nei Chicago Stompers (oggi uno dei principali gruppi Jazz 20 in Italia), dove suona per anni dividendosi tra tournée in Italia e all’estero.

Dopo l’arrivo di Iris (2 anni) prima e Valentino (9 mesi) poi, Veronica ha dovuto abbandonare il suo amato gruppo. Ora è concentrata ancor più sulla sua attività. La sua passione per la lavorazione a mano è nata quasi per gioco e ora rappresenta un’importante attività per lei. Le dà molta soddisfazione. Lo slancio è arrivato anche dai figli, che, indirettamente, fanno il tifo per la mamma oltre che dal marito, suo più grande sostenitore e musicista, proprio come lei.

 “In futuro, chissà, sarebbe bello aprire uno spazio tutto mio per vendere oggetti, svolgere attività ludico ricreative, insegnare. Personalmente sento il bisogno di manipolare e di creare. Non posso farne a meno, così come non posso evitare di trasmetterlo agli altri”.

Consiglio ad altre donne e mamme di riservarsi sempre un momento per se stesse. Pur essendo mamme, non bisogna mai rinunciare totalmente alle proprie aspirazioni e fare nel possibile ciò che piace e rende felici. Mai abbandonare le proprie passioni: se si è felici nel realizzare i propri piccoli sogni, automaticamente la nostra spensieratezza e forza passeranno agli altri! Dedicatevi ai vostri hobby, anche i più semplici, perché sono loro a dare forza e energia al resto. Anche se faticoso, si lavora tanto e all’inizio non si riceve. La molla è la forza di volontà”.