Oggi vi
voglio raccontare la storia di Veronica, mia cara amica di vecchia data. Sin
dagli anni di liceo, Veronica studia e si appassiona di antichità: dopo il
diploma intraprende senza esitazione la strada accademica laureandosi in
lettere classiche con indirizzo archeologico.
Ha da
subito le idee chiare. Vuole insegnare
e tramettere ai ragazzi la passione per quell’affascinante
mondo delle civiltà passate. Così, nei
due anni successivi, frequenta la SILSIS per l’abilitazione all’insegnamento
nelle scuole medie, negli istituti tecnico/professionali e nei licei. Ed è così
che inizia la sua avventura professionale in mezzo ai banchi di scuola.
La passione per l’archeologia scorre nelle sue vene e la porta ad appassionarsi
poco alla volta alla lavorazione delle materie plastiche e sintetiche (come
pasta di mais e fimo). Tutto
parte proprio dalla formazione universitaria archeologica: il contatto con la
terra nasce dalla tesi incentrata sullo studio
degli antichi vasi. La
curiosità di sapere come si crea un vaso, come si data...
Non
perde tempo. Dopo
aver cercato un maestro di tornio vicino a casa sua, ad Appiano Gentile, Veronica
impara a lavorare l’argilla. “Fin da
piccola ero appassionata della manipolazione, in particolare della pasta di
sale. Incoraggiata poi da amici e parenti, mi sono buttata e ho iniziato a
sperimentare la lavorazione dell’argilla e di materiali sintetici” ci racconta.
Questa
esperienza le apre la strada per potersi cimentare da sola, come autodidatta,
in diversi lavoretti (www.arteveronica.altervista.org): tutto è iniziato con le bomboniere per il
matrimonio di sua sorella, oggi è specializzata in articoli per il Natale come
incensieri, lumicini; oggetti per compleanni, Battesimi, nascite come
giostrine, portafoto, scacchiere (miniature da esposizione). I manufatti sono acquistabili online tramite la piattaforma Etsi o contattando direttamente Veronica.
Da
diverso tempo, subito dopo la tesi e il corso di tornio, Veronica tiene laboratori per bambini (www.diariodiscavo.altervista.org):
si tratta di laboratori di archeologia rivolti alle scuole primarie, in cui la storia parla attraverso gli oggetti
(la ceramica, l’argilla).
“Quest’anno,
oltre ai miei tradizionali corsi in aula, inizio un nuovo percorso
creativo/didattico in una libreria”. “Credo che sia molto bello poter far
vivere ai ragazzi l’esperienza unica della manipolazione delle materie per far
loro toccare con mano, nel vero
senso della parola, la plasmabilità e
la duttilità della terra”.
E’ una
persona molto eclettica, Veronica,
dalle mille sfaccettature. La musica
è l’altra sua grande passione: dopo aver studiato per anni il saxofono, inizia
nel periodo universitario a suonare con il gruppo “Non soul blues” per tre
anni, poi entra nei Chicago Stompers (oggi uno dei
principali gruppi Jazz 20 in Italia), dove suona per anni dividendosi tra tournée
in Italia e all’estero.
Dopo
l’arrivo di Iris (2 anni) prima e Valentino (9 mesi) poi, Veronica ha dovuto
abbandonare il suo amato gruppo. Ora è concentrata ancor più sulla sua
attività. La sua passione per la lavorazione a mano è nata quasi per gioco e
ora rappresenta un’importante attività per lei. Le dà molta soddisfazione. Lo slancio è arrivato anche dai figli,
che, indirettamente, fanno il tifo per la mamma oltre che dal marito, suo più
grande sostenitore e musicista, proprio come lei.
“In futuro, chissà, sarebbe bello aprire uno spazio tutto mio per vendere oggetti,
svolgere attività ludico ricreative, insegnare. Personalmente sento il bisogno
di manipolare e di creare. Non posso farne a meno, così come non posso evitare di trasmetterlo agli
altri”.
“Consiglio ad altre donne e mamme di riservarsi sempre un momento per se
stesse. Pur essendo mamme, non bisogna mai rinunciare totalmente alle
proprie aspirazioni e fare nel possibile ciò che piace e rende felici. Mai abbandonare le proprie passioni: se si è felici nel realizzare i propri
piccoli sogni, automaticamente la nostra spensieratezza e forza passeranno agli
altri! Dedicatevi ai vostri hobby, anche i più semplici, perché sono loro a
dare forza e energia al resto. Anche se faticoso, si lavora tanto e all’inizio non si riceve. La molla è la forza di volontà”.