martedì 24 giugno 2014

Economia e marketing: due ingredienti che fanno scuola in cucina

La protagonista della nostra storia di oggi, Antonella, è una giovane donna che ha saputo sfruttare tutte le energie e l’entusiasmo necessari per reinventarsi e portare avanti un sogno.

Laureata in Economia aziendale all'Università Bocconi, Antonella comincia nel 2001 la sua carriera in Yahoo Italia occupandosi di marketing negli anni di grande fermento per il web. Con il tempo si appassiona alla rete, è molto soddisfatta del lavoro che fa, si trova bene e pensa sia una bellissima opportunità lavorativa in una realtà giovane e moderna.

La sua carriera si sta avviando bene. La vita però la porta a intraprendere strade diverse. Antonella conosce bene la vita in azienda (la sua famiglia ha un’attività nell'ambito del tessile): venendo a mancare il papà, decide di lasciare una carriera già intrapresa e si dedica all'azienda familiare seguendo gli aspetti legati al marketing e alle vendite. Questa esperienza le dà modo di viaggiare moltissimo.

Nel frattempo subentra la crisi e il settore del tessile ne risente in modo particolare. Antonella si trova a fare un’altra scelta importante. In questa occasione infatti riscopre la passione per la cucina (lei ha sempre amato cucinare per se e per i suoi amici) e decide di lanciarsi in una nuova avventura: inizia a partecipare a corsi specialistici e insieme a uno chef e un’amica dell’università, suoi soci, apre una scuola, Cucina IN.

“L’idea nasce un paio di anni fa e diventa realtà nel settembre 2013. In seguito alla crisi, mi sono dovuta mettere in gioco e ho capito che la mia grande passione, la cucina, poteva essere la mia nuova professione. Inoltre è un settore sicuro, in crescita e con sempre grande richiesta. Ho unito le due cose, mi sono buttata e ho cercato di mettere a frutto le mie capacità e la mia precedente esperienza (anche se in settori diversi)”.

Antonella si occupa degli aspetti organizzativi e legati alla comunicazione. La scuola di Cucina IN si rivolge a chiunque voglia avvicinarsi al mondo della cucina, dai principianti fino ad arrivare ai più esperti. Le persone che frequentano i corsi vanno dai 25 ai 60 anni circa.

“Cerchiamo di contenere i costi ed essere competitivi, viste le difficoltà economiche attuali. Puntiamo a dare le basi della cucina, mantenendo sempre un alto livello qualitativo di insegnamento”.

“Non lo nascondo. All'inizio non è stato facile, non abbiamo avuto aiuti. Mi è spiaciuto infatti constatare come molti enti e realtà a cui ci siamo rivolti non ci abbiano potuto sostenere. Oggi vengono privilegiate le start up digitali ma vorrei sottolineare come sia altrettanto importante supportare micro-imprese ‘artigianali’ e piccole realtà. Abbiamo ottenuto un piccolo finanziamento in banca, ma avrei voluto ricevere qualcosa in più, anche a livello regionale”. Commenta.

Antonella è contenta della scelta che ha fatto, oggi ha un nuovo lavoro, ritmi diversi, nuove sfide. Il suo non è più un lavoro d’ufficio ma a diretto contatto con le persone. “Il mio consiglio per le giovani donne che vogliono avviare un’attività in proprio? Fate un business plan molto dettagliato e un bilancio dei costi realistico prima di lanciarvi nella vostra avventura e fatelo solo se avete una grande passione e una forte motivazione a seguire la vostra strada. L’imprevisto è dietro l’angolo e bisogna essere sempre pronti ad affrontare spese extra o inaspettate”.

giovedì 5 giugno 2014

Everyday Chic Fair, la fiera dell’handmade: in arrivo la Summer Edition 2014

Care lettrici, ricordate che a Novembre abbiamo parlato di Everyday Chic Fair, la prima fiera dedicata ai gioielli hand made a prezzi accessibili? Ebbene, l’8 giugno si terrà la seconda edizione (questa volta estiva) della fiera.

Elena e Claudia vi aspettano domenica presso Fondazione Maimeri, in C.so Cristoforo Colombo 15 dalle 10.30 alle 20.00 (ingresso libero).



“In questa seconda edizione avremo una novità: si perché ospiteremo ADMO, l'Associazione donatori midollo osseo. I volontari ADMO saranno a disposizione di tutti i presenti per sensibilizzare e informare al meglio attraverso racconti ed esperienze personali” commentano.

Se siete alla ricerca di un bijoux di tendenza per l’estate, freschi, colorati, leggeri, fatti a mano e a buon prezzo, non dovete perdere l’evento Everyday Chic Fair. Sul sito - www.everydaychicfair.com - si possono conoscere direttamente le 20 designer emergenti e scoprire le particolarità delle loro creazioni, uniche ed esclusive.

Le due sorelle, Elena e Claudia, ce l’hanno fatta. A novembre 2013 ci avevano espresso il desiderio di dare vita a ulteriori edizioni.  Ed eccole qui già alle prese con la seconda. Tanti complimenti da Start up in rosa!

mercoledì 7 maggio 2014

Fiocco rosa in casa Start Up in rosa!

Ebbene sì! Dopo aver raccontato su questo blog le storie di bravissime startupper, la protagonista di questo post sono io!

Oggi, 7 maggio 2014, ho dato alla luce la mia prima, bellissima, meravigliosa "Start up in rosa". Questa mattina è nata la piccola Beatrice e io sono (la rima è d'obbligo) incredibilmente felice! E felici sono anche mio marito e il fratellino Gabriele.
Come mamma sono emozionata nel dare il benvenuto a Beatrice e augurarle una vita piena di gioia e serenità!

sabato 3 maggio 2014

Preloved Griffe, capi firmati diversamente nuovi. La boutique di Monica e Carla

Chi dice che vestirsi bene e togliersi qualche sfizio acquistando abiti firmati sia un lusso per pochi? Se lo domandano Monica e Carla, due amiche - oggi socie - che qualche mese fa hanno intrapreso insieme una nuova avventura professionale e hanno dato vita a un delizioso negozio di vestiti e accessori firmati, nuovi o indossati un paio di volte al massimo, provenienti da collezioni o prestati alle redazioni per servizi di moda. I capi sono rigorosamente selezionati e a prezzi accessibili. Tutto questo è Preloved Griffe.

Monica e Carla, come dicevamo, sono amiche. Si sono conosciute sul lavoro. Entrambe sono cresciute nel settore del lusso e del fashion. Monica è stata per anni Direttore Sviluppo Prodotto e Carla Licencing Director in note aziende e per importanti marchi. Le loro strade si sono incrociate nel corso della loro ultima esperienza lavorativa.

Quando la crisi si è fatta inesorabilmente sentire, entrambe si sono trovate senza lavoro. Quale migliore occasione per lanciarsi, prendere l’iniziativa e avviare qualcosa di proprio, come da tempo desideravano?

“All’origine di tutto c’è l’idea che anche in tempi di ristrettezza economica si può continuare a vivere con meno, ma sempre con stileCon Preloved Griffe volevamo passare il concetto che il lusso può essere ‘democratico’, accessibile. E’ possibile infatti fare shopping in modo consapevole e attento alla qualità. Il tema del riciclo è assolutamente coerente in tempi di crisi. Il nostro però non è un semplice shop dell’usato: dietro c’è qualcosa di più”.

Monica e Carla hanno due caratteri diversi, due esperienze e formazioni diverse ma che insieme funzionano perfettamente, come sottolineano loro stesse. “Ci siamo trovate bene fin da subito e la nostra complementarietà di saperi e competenze ci ha portato a creare qualcosa di unico in cui crediamo e mettiamo tutte noi stesse. E’ veramente importante trovare la socia giusta, l’‘anima gemella’, per avviare un’attività di successo. Certo, a volte ci sono incomprensioni e punti di vista differenti ma non ci manchiamo mai di rispetto e ognuna è aperta alle proposte dell’altra. Forse è qui il segreto della nostra intesa”.

La location è stata a lungo studiata. La boutique si trova a due passi da Corso Como, il nuovo cuore pulsante di Milano, zona oggi molto strategica e in grande sviluppo. Tutto nel negozio è curato, dalla scelta dell’arredamento semplice e luminoso, ai manichini molto eleganti e chic che suggeriscono uno stile personale, femminile, sempre originale. Monica e Carla accolgono le clienti e danno preziosi consigli dettati dalla loro grande esperienza nell’ambito del lusso. 

“A tendere ci piacerebbe far diventare Preloved Griffe la prima catena luxury in Italia di negozi con ‘capi firmati diversamente nuovi’ ”.  

Allora, in bocca al lupo da Start up in rosa!



martedì 22 aprile 2014

Quando il talento è nelle tue corde…vocali! La storia di Betta

Vi siete mai fermati a pensare all’importanza della nostra voce? Con la voce comunichiamo, esprimiamo sentimenti differenti, cantiamo. Betta ne è consapevole tanto che, della sua voce, ne ha fatto un lavoro.
Oggi infatti è un’affermata speaker pubblicitaria, attrice, doppiatrice (www.bettacucci.it).

La sua storia è davvero interessante e voglio raccontarvela come esempio di chi ha saputo sfruttare al meglio un talento naturale.

Betta ha avuto una formazione classico-umanistica. Si è diplomata al liceo classico, ha studiato scienze politiche e, contemporaneamente, ha conseguito il diploma presso il centro Teatro Attivo. Affascinata dal mondo dello spettacolo e dall’importanza di saper modulare la voce, durante gli studi universitari si iscrive anche alla scuola di doppiaggio e interpreta da subito ruoli noti come, ad esempio, Marika nel cartone animato Kiss me Licia.

Dopo la laurea Betta si ritrova a fare una scelta difficile: decide di lasciare il suo amato mondo del doppiaggio per lavorare in una multinazionale (siamo alla fine degli anni ’80), raggiungendo in breve tempo importanti risultati di carriera nel marketing come product manager.

Il suo hobby però continua. In quegli anni fonda con alcuni amici una compagnia teatrale (Punto e a capo) mettendo in scena per lo più commedie brillanti. Al teatro ci si dedica nel tempo libero, essendo assorbita molto dal suo lavoro che la impegna spesso anche in viaggi all’estero.

Nel frattempo Betta cambia multinazionale. Con il curriculum che ha alle spalle presto arriva a un passo dall’incarico di marketing manager. Ma è qui che la sua vita cambia radicalmente. Si perché, finalmente, lei e suo marito ricevono una chiamata tanto attesa e partono alla volta dell’India per adottare Sathyaraj, di 20 mesi. Dopo il periodo di congedo, Betta rientra in azienda sempre in ambito marketing. Ma dopo poco si accorge che non se la sente di fare la vita di prima, senza orari, e che preferisce seguire passo passo la crescita del suo piccolo. Nel frattempo avvia le pratiche per l’adozione della seconda figlia.

E così, nel 99, Betta decide di rinunciare alla carica di direttore marketing di una delle più importanti case produttrici di giocattoli e si dimette, pur continuando a collaborare con l’azienda per tre anni come consulente esterna.

Nel 2004 arriva Narin, una bimba cambogiana di 3 anni. A questo punto Betta crede sia il momento di voltare paginaSi ferma a riflettere sulle sue capacità e i suoi talenti, finché decide di riprendere il mestiere di speaker e di doppiatriceLa scelta è stata davvero vincente! Oggi Betta incide molti spot radiofonici, prestando la sua voce anche in diversi altri campi (all’interno dei supermercati ai centralini dei taxi)...

“Oggi sono una libera professionista, ho aperto la mia partita IVA. Collaboro con diversi studi a Milano, Reggio Emilia, Padova. Sul mio sito carico i lavori che faccio perché ci tengo che le persone possano valutare già dalle demo il timbro della mia voce. Le mie giornate sono tutte diverse tra loro. 
A parte qualche turno già fissato, ogni giorno è una sorpresa, la gestione lavorativa è piuttosto last minute. E’ un lavoro molto flessibile e molto diverso da quello di ufficio a cui ero abituata!”

“Sono molto contenta di aver fatto questo cambio radicale di vita. Ho trasformato un hobby in un lavoro, tra l’altro molto divertente, e lo rifarei mille volte. Certo, non avrò la certezza dello stipendio fisso ogni mese, ma sono molto appagata e soddisfatta. L’esperienza di lavoro precedente nel marketing è fondamentale perché mi aiuta a autopromuovermi e a capire esattamente cosa vuole il cliente con cui collaboro. Infine sono più serena nella gestione di vita familiare”.

Intanto per Betta la passione per il teatro continua e a ottobre prossimo andrà in scena con “L’importanza di chiamarsi Adolfo” al Teatro Blu.



venerdì 11 aprile 2014

Un viaggio spaziale nel mondo dei libri per bambini con Bufò… “

“Sono una donna in continua evoluzione”. Così si definisce Marta, giovane mamma torinese che ha avuto l’idea di aprire una libreria tutta sua. Il sogno l’ha maturato pian piano, nel tempo, e dopo la nascita del suo piccolo ‘ufo’ (come amava chiamarlo in pancia), ha avuto il coraggio per fare il grande salto e i suoi desideri si sono realizzati.

Già da un po’ infatti voleva aprire uno spazio in cui far conoscere la bellezza della letteratura per bambini, creare occasioni d’incontro, di esperienza e formazione con laboratori e feste.

Marta ha avuto l’intuizione di aprire la sua libreria in provincia, a Ciriè (TO), lontano dal contesto urbano già saturo di proposte simili e convinta che fuori ci fosse più bisogno di creare luoghi culturali e di aggregazione che esulassero dal tradizionale concetto di bookshop. E così, a febbraio 2014, è nata Bufò... la libreria per bambini e non solo: uno spazio divertente per chi vuole tuffarsi nelle pagine dei libri più avventurosi e fantastici; un family store, con oggetti di qualità artigianale, handmade, alternativi. Infine un angolo relax in cui le mamme possono fermarsi coi loro piccoli a leggere e riposare.

Da dove nasce Bufò? Da tempo Marta è autrice di un blog in cui condivide le sue aspirazioni e i suoi pensieri di mamma e molto altro (Ufo’s mum – le avventure di una mamma e del suo piccolo extraterrestre). Ecco perché un nome così bizzarro... B come books, b come bambino, b come buffo...

Prima di approdare all’idea di Bufò, dopo la laurea in pedagogia, Marta ha fatto esperienza presso altri librai. Ha poi frequentato un Master in Pedagogia della Lettura e Formazione di Librai e Bibliotecari per ragazzi.

Ci sono tanti libri di qualità prodotti da case editrici meno note che meritano di essere letti e apprezzati dai bambini. Di questo è convinta Marta che, per questo motivo, crede nell’importanza di consigliare bene ai genitori le letture, orientando le loro scelte per far sperimentare ai bambini differenti linguaggi visivi e comunicativi.

In Bufò tutto è studiato nei dettagli. “Mentre pensavo all’allestimento ho optato per mensole poco profonde dove esporre i libri di faccia e ad altezza adatta perché credo che l’amore per la lettura debba passare dal fatto che i libri si possano toccare, sperimentare, sfogliare” commenta.

Come spesso succede nel caso di neo attività, aprire una libreria richiede un investimento iniziale di risorse che può essere oneroso, è un salto nel buio, una scommessa. Ma lei non si è mai persa d’animo, seguita anche da una brava commercialista.

“Non nascondo certo che sia un cammino in salita e questo lo sapevo, ma lo ripercorrerei altre 100 volteIn fondo dicono che ‘se i tuoi sogni non ti spaventano, vuol dire che non sono grandi abbastanza’. Giusto? Sono molto soddisfatta anche perché noto nelle mamme entusiasmo per la libreria, ma anche competenza e attenzione nella scelta”.

Marta ha in serbo un ricco calendario di eventi settimanali, un punto di riferimento per famiglie e bambini nella scelta delle letture, oltre a tanti progetti con le scuole del territorio.

mercoledì 2 aprile 2014

ezebee.com, una vetrina internazionale per promuovere la tua attività

Carissime startupper, molte di voi hanno sicuramente bisogno di una mano dal web per far conoscere a tutti la propria nuova attività.

In questi giorni ho avuto modo di conoscere un interessante sito e vorrei condividere con voi la mia scoperta: si tratta di ezebee.com, una piattaforma di Marketplace internazionale gratuita e di Social Community pensata per professionisti, artigiani, imprenditori, designer e artisti creativi.

Grazie a ezebee.com gli utenti registrati (pensate che il 98% al momento è costituito da donne!) possono creare gratuitamente il proprio showroom per presentare e vendere prodotti o servizi unici a un'utenza a livello internazionale.

Ad esempio, chi vuole aprire uno shop online, una vetrina, e ha poche risorse (umane e finanziarie), può contare su questo tipo di piattaforma.

Il sito supporta persone come voi che stanno avviando un’attività a trovare i mezzi utili per promuoverla e monitorarne l'andamento, servizi di marketing e una social community molto attiva.

Date un’occhiata al sito e a questo video http://player.vimeo.com/video/83670518 e probabilmente troverete un valido aiuto in questa fase iniziale senza dubbio molto delicata e complessa! In bocca al lupo