lunedì 2 febbraio 2015

L’agriturismo è rosa. Un viaggio da nord a sud alla scoperta di donne intraprendenti

Oltre 20.000, di cui più di 7.000 intestati a donne: sono i numeri delle aziende agrituristiche in Italia. Dietro questi dati ci sono storie meravigliose di uomini, donne ma soprattutto famiglie che hanno scelto di dedicarsi a questa attività, spesso cambiando completamente vita.

“Agriturismo in fiera” è stata l’occasione per parlare con alcune imprenditrici del settore e conoscere le loro  storie. Storie di impegno e sacrificio accomunate da 2 parole: “amore” e “passione”. Sarebbe bello girare l’Italia per raccontarle tutte, ma forse non basterebbe una vita! Ne ho selezionate tre che rappresentano un viaggio ideale da nord a sud. E allora…si parte!

Il percorso comincia all’estremo nord del nostro Paese, al confine con l’Austria. Siamo in Alto Adige nella Val di Vizze, immersi in uno scenario incantevole sia d’estate che d’inverno. Un luogo magico adatto agli escursionisti che desiderano vivere la natura allo stato puro.
Qui incontro Maria, una donna tenace che nel 1997 ha conosciuto cosa significa vedere andare in fumo ciò che con pazienza aveva costruito con i propri cari. La sua casa è stata, infatti, distrutta da un incendio che non ha minato, però, le fondamenta della propria famiglia.
E così a 40 anni Maria ha deciso di rinunciare al suo lavoro di insegnante per dedicarsi ai figli e aprire col marito il Bacherhof, un agriturismo dedicato agli escursionisti. Qui si può passeggiare in tutti i modi: a piedi, a cavallo e attraverso il Nordic Walking.
Passo dopo passo i sacrifici sono stati ripagati, al punto che dopo tanti anni Maria e la sua famiglia hanno aperto una seconda struttura.

Dopo aver respirato a pieni polmoni l’aria di montagna è giunta l’ora di partire, non solo nello spazio, ma anche nel tempo. Raggiungo così il borgo medioevale Cisterna, nel cuore delle Marche e, in particolare, del Montefeltro, terra ricca di citazioni dantesche.  


E’ sorprendente scoprire come Stefania, insieme a suo marito e i suoi 4 figli, abbiano trasformato un complesso medioevale in un agriturismo diffuso, mantenendo intatta la magia del territorio.
Ma è ancora più sorprendente la genesi della storia: lui dirigente, lei bancaria decidono che la loro vita a Bologna non era quella che sognavano. Si sono concessi sei mesi di tempo per fare chiarezza sul proprio futuro e alla fine hanno individuato in borgo Cisterna il luogo dove vivere il proprio futuro. Qui hanno deciso di investire tutti i loro risparmi dopo aver lasciato i rispettivi lavori.
All’interno di questo borgo hanno potuto conoscere e far scoprire ai propri ospiti il sapore della vita di un tempo, con i suoi ritmi così diversi. E Stefania è felicissima per la scelta fatta con la sua famiglia: “Ora possiamo vivere la nostra vita senza aspettare che qualcun altro ce la faccia vivere chissà quando. Non tornerei più indietro”.

Io invece, a malincuore, devo lasciare questo borgo. Nel mio viaggio verso sud mi aspetta, però, una tappa altrettanto bella: Morcone, in provincia di Benevento. Qui, al confine tra Campania e Molise, si trova l’agriturismo gestito da Carla, una donna piena di energia nonostante i tanti anni di lavoro alle spalle.

Nel ’95 insegnava lontano dalla sua terra e inseguiva il tanto ambito posto fisso. Obiettivo raggiunto dopo aver vinto più di un concorso ministeriale. Tutto finito? No. Dopo un po’ Carla decide che quella vita non era fatta per lei. 
Da qui la decisione di tornare a casa per rilevare e ristrutturare un antico casolare dell’800, creando così la sua azienda agrituristica.
Carla, in questi anni, ha continuato ad investire nella sua azienda e oggi i fatti le danno ragione. Oggi l’Agriturismo Di Fiore ha una nuova stalla, nuovi animali, una fattoria didattica ed è impegnata nell'ambito della biodiversità.

Il mio viaggio virtuale è giunto al termine. Quello che non termina mai però è il mio stupore nel vedere gli occhi di queste donne brillare quando raccontano la loro esperienza. E’ fuoco vivo che alimenta il futuro.

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