giovedì 17 ottobre 2013

La storia di Valentina, presidentessa del Lanciano: il calcio si tinge di rosa!

Lo ammetto... non sono una grande appassionata di calcio, ma questa storia mi è sembrata particolarmente interessante e vale la pena raccontarla!
Domanda: può il mondo del calcio professionistico maschile tingersi di rosa e avere successo? A quanto pare sì! Basta andare in Abruzzo e precisamente a Lanciano, un comune di circa 35.000 abitanti situato sulle colline che digradano verso il mare Adriatico. In questo luogo sospeso tra mare e montagna va in scena la bella favola sportiva della Virtus Lanciano e della sua presidentessa Valentina Maio.

Valentina è una donna di 31 anni che nel 2008 ha rilevato con la sua famiglia (che si occupa di smaltimento rifiuti e materiali per l’ambiente) la principale squadra di calcio della sua città, appena fallita, portandola a risultati sino ad allora inimmaginabili. 

Catapultata in un mondo completamente nuovo per lei, Valentina si è messa al timone di questa realtà senza avere la pretesa di essere un’esperta di calcio. Superate le inevitabili paure iniziali, ha messo in campo le sue idee al servizio della squadra. Il tutto grazie all’umiltà e alla freschezza tipica di chi è giovane e, non avendo esperienza diretta, riesce a fornire un contributo importante grazie ad una visione distaccata dalle cose. Il resto lo ha fatto la creazione nel tempo di un buon gruppo di lavoro e la vicinanza della famiglia: il papà è il patron del club, il fratello Guglielmo è l’amministratore delegato e la cognata Ketty si occupa del marketing, del merchandising e di tutte le iniziative promozionali.

E così dopo anni di impegno dietro la scrivania e vicino alla squadra sono arrivati i frutti: in soli 4 anni il Lanciano è stato promosso in serie B e quest’anno, dopo 9 giornate di campionato, si trova al primo posto in classifica! E per giunta davanti a squadre di città più grandi (e con budget decisamente più alti) come ad esempio il Pescara, la squadra del capoluogo di regione.  

In ogni caso l’alta classifica e il profumo della serie A non hanno dato alla testa di Valentina che anche oggi mantiene la stessa umiltà del primo giorno da presidentessa: “Il nostro primato – ha dichiarato ai microfoni del programma Radio Anch’io su Radio1 – non è casuale, è qualcosa di progettato, un lavoro che stiamo facendo da 6 anni. C'è tanto entusiasmo, i tifosi sognano, ma io sto con i piedi per terra, i sogni li lascio a loro. Stiamo mettendo da parte buona legna per l'inverno…”. Valentina lo sa, l’inverno abruzzese può essere particolarmente rigido e quindi è meglio attrezzarsi per tempo: l’obiettivo resta quello di rimanere in serie B. 

Di una parola però Valentina non vuole sentire parlare: miracolo.  Il segreto del successo del Lanciano, come detto, è il duro lavoro e la presenza di professionisti validi che sanno fare bene il proprio mestiere, a cominciare dall’allenatore. 
Una parola però mi sento di usarla: favola, perché lo è senz’altro. E come in ogni favola che si rispetti non può mancare il principe azzurro (anzi rossonero, come i colori della maglia del Lanciano): si chiama Manuel Turchi e fa il calciatore. In che squadra? Nel Lanciano, ovviamente! Lui è il marito di Valentina e i due hanno un bimbo di 7 anni di nome Francesco che fa il raccattapalle allo stadio quando giocano i suoi idoli. La presidentessa, il calciatore e il loro pargoletto: se non è una favola questa!

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