giovedì 21 maggio 2015

Cucinare è un’arte che si impara fin da piccoli: Nicol e il suo Atelier

Di cibo si parla molto, specialmente in questo periodo in cui tutti gli occhi sono puntati su Expo, l’evento internazionale che sta attirando persone da tutto il mondo a Milano. Lontano dai riflettori ma nel cuore della metropoli c’è un atelier fondato da una persona convinta che la cucina sia una vera forma d’arte, un’opportunità per stare insieme agli altri e farli crescere.
Questa è la filosofia di vita che Nicol ha voluto abbracciare: cucina da quando aveva otto anni e, dopo tante esperienze, finalmente è riuscita a trasformare la sua passione in professione.
Cresciuta con una madre austriaca, dopo il liceo artistico Nicol sente il bisogno di confrontarsi con realtà diverse e decide di trascorrere i suoi primi dieci anni di lavoro dividendosi tra Monaco e Berlino, prima di approdare definitivamente a Milano.
Gli anni all’estero sono per Nicol fonte di grande ispirazione. Qui si occupa di tantissime cose e soprattutto ha la possibilità di esplorare realtà, conoscere molte persone, ognuna con la sua storia. Da vetrinista in negozi di lusso a manager nelle boutique. Di tanto in tanto le capita di cucinare per il personale, così per divertimento.
Una volta rientrata a Milano ricopre il ruolo di responsabile di aziende importanti nel settore del luxury lavorando tra le vie del quadrilatero della moda. “Sentivo però il bisogno di cambiare vita. Un giorno, dopo il lavoro, sono uscita dall’ufficio e ho deciso di voltare completamente pagina. E’ andata proprio così”. Racconta Nicol.
Inizialmente, non avendo famiglia ed essendo in cerca di una occupazione alternativa, le amiche la chiamano per un aiuto nella gestione dei loro figli. Ed è qui che per Nicol inizia la svolta. Come passare il tempo insieme ai bambini e ai ragazzi in modo creativo e divertente? Nicol si accorge che cucinare insieme a loro è la risposta. Lei che ha sempre messo in campo il suo lato artistico e creativo ha la possibilità di esprimerlo ora in modo del tutto naturale insieme a giovani e adolescenti, scoprendo lati nuovi e assolutamente affascinanti.
Il passaparola si diffonde subito. I bambini seguono le lezioni di Nicol e iniziano a invitare i loro amici. E arrivano sempre nuove richieste.
“In questo momento ho avuto come un flash: questa è la mia vita, mi sono detta. L’attività che svolgevo coi ragazzi mi ha dato da subito una gioia immensa, profonda e lì ho capito immediatamente che la mia vita sarebbe cambiata. Non ho fatto una pianificazione a priori, la mia non è la classica start up da business plan. E’ nato tutto in modo naturale, sulla base di un talento innato e una passione che ho deciso di far emergere”, continua Nicol.
Ma certo non ci si improvvisa cuochi. Nicol inizia a studiare per conseguire il diploma di chef, che ottiene dopo due anni di sacrifici e di studio, portando avanti uno stage al mattino e i corsi con i bambini al pomeriggio.  Si specializza per offrire una cucina di qualità a bambini dai tre anni in su, fino agli adolescenti, che trovano modi originali per esprimere il loro estro.
Nel 2009 apre uno spazio a Milano, che nel tempo è diventato un vero e proprio atelier, come ama chiamarlo Nicol. Un luogo – Danicol - dove, oltre a corsi di cucina, si incontrano startupper, artisti, creativi, si allestiscono mostre, si fanno casting, corsi di yoga, teatro, pittura, arte nelle sue svariate forme.
“Se osservo il percorso che ho fatto finora mi sembra che il cerchio si chiuda; tutto torna e forma un quadro stupendo: creatività, arte, immagine, estetica sono i miei ingredienti di vita. Il marketing, la formazione, tutte le mie esperienze professionali precedenti sono servite per rendermi più completa e per accrescere le mie competenze. Penso che cucinare insieme a bambini di tutti i tipi sia un buon metodo educativo. Lì si mettono alla prova, devono avere pazienza, essere capaci di ascoltare e di confrontarsi. Il loro sorriso è la cosa più bella, che più mi appaga. Vorrei lavorare anche con bambini diversamente abili”.
Nicol ora ha molti progetti, tra cui un format televisivo, collaborazioni con importanti realtà di cucina a Milano e tanta voglia di lavorare con artisti per creare cose particolari e mescolare insieme arte e cucina. “Dire che sono felice è poco. La mia vita è piena, sono entusiasta di aver fatto il mio salto nel buio e di essermi costruita la mia seconda vita. Doveva andare cosi”.

 

Nessun commento:

Posta un commento