Le
donne, si sa, hanno una grande forza di volontà unita alla voglia di mettersi in gioco. Quando poi sono in due a condividere un progetto alla soglia dei cinquant'anni dopo un momento difficile nel percorso professionale, le idee e le intuizioni
migliori non tardano a venire...
E’ il
caso di Luisa e Marialilia (Lilli) che ho conosciuto durante il Digital Award
2015; con il loro progetto, So_Luch,
si sono aggiudicate il premio di apprezzamento da parte del pubblico per
l’innovazione sociale e la particolarità dell’idea.
Tutto
nasce da un periodo buio in cui le due ex colleghe, nonché amiche (hanno
lavorato insieme in un’agenzia di comunicazione più di vent'anni fa dove Luisa
era Client Service Director e Lilli Direttore creativo poi collaborato in CPM),
si sono ritrovate isolate personalmente e professionalmente, e hanno sentito la
necessità di rispondere a un’esigenza sociale emergente.
Sempre
più spesso infatti si assiste a casi di persone disoccupate o escluse dal mondo
del lavoro troppo presto, intorno ai cinquant'anni, nel pieno della carriera
professionale (a livello nazionale abbiamo ben un milione di disoccupati over 50). Luisa e Lilli
hanno vissuto in parte questo isolamento. Grazie alle loro competenze
(creatività, conoscenza di modelli nuovi di impresa) e alla voglia di
rialzarsi, nasce l’idea di So_Lunch, una community su piattaforma digitale geolocalizzata.
Sapevate
che nella piccola distribuzione circa 300.000 tonnellate di cibo all’anno viene
gettato e questo ha un’incidenza di 480 € medie annuali per
famiglia di danno economico derivante dallo spreco alimentare? Freschi dei
messaggi veicolati a Expo Milano 2015, non possiamo far finta di niente.
So_Lunch:
di cosa si tratta? Attraverso il portale, le persone che sono a casa all’ora di
pranzo offrono a pagamento pranzi a casa propria a persone che lavorano nelle
vicinanze durante la pausa pranzo e occasioni di acquisto di prodotti
alimentari vicini alla scadenza a prezzi scontati messi in vendita da
dettaglianti di zona aiutando così le
persone a integrare il reddito, evitare
l’esclusione sociale e favorire la
lotta allo spreco alimentare. So_Lunch
utilizza sistemi digitali e favorisce le interazioni personali e sostiene i
beneficiari e l’ambiente facendo leva sull’asset relazioni e fiducia.
L’iscrizione è gratuita. I negozi registrati pubblicano giornalmente le loro
offerte che vengono comunicate automaticamente via mail o sms a chi vive nella
zona.
Quali
sono i retroscena di questa bellissima iniziativa? “Le nostre esperienze ci
hanno fatto affrontare il progetto So_Lunch con un approccio imprenditoriale. Dopo
anni di lavoro dipendente in aziende e agenzie di comunicazione e marketing, ho
lavorato come consulente, creando e gestendo il network di consulenti CFM, per
l’avvio di start up. Qui ho
conosciuto meglio Lilli, con un importante background come Art Director e Direttore
Creativo in varie agenzie di Milano. Esperienza
e network non erano sufficienti a garantirci un’attività continuativa,
paradossalmente la nostra esperienza e l’età anagrafica era più un freno che
un’opportunità. E così ci siamo reinventate. L’approccio imprenditoriale che ci caratterizza, le
competenze nell’area delle start up e sharing economy e la creatività che ha
sempre contraddistinto il nostro approccio ci hanno portato a ideare So_Lunch”. Commenta
Luisa.
Luisa
e Marialilia sono molto diverse e eclettiche e questo è forse il loro segreto per collaborare al meglio
e completarsi professionalmente. Lilli
è una persona molto creativa, ama sperimentarsi, da sempre canta, suona dipinge
e è appassionata di cucina. Luisa ama cucinare, viaggiare on the road,
conoscere persone, mettersi in gioco. Entrambe sono molto attive e curiose.
Le due
ideatrici di So_Lunch hanno già presentato il loro progetto all’European Social Innovation Competition
e sono arrivate in finale su più di 1480 progetti europei, partecipando a
settembre ad un’intensissima settimana di networking e accelerazione a Vienna
con altri innovatori sociali. Hanno
stretto partnership con la Lega Nazionale Consumatori e altre associazioni. “Siamo
ora alla ricerca di investitori o co-funder per accelerare le attività e
costituire un’impresa sociale” aggiungono.
“Siamo
sicuramente soddisfatte di questo cambio vita ma fatica tanta, tantissima,
momenti bui parecchi, a volte sano sconforto. Cerchiamo di ricordare tutti i
giorni che i risultati, soprattutto
quando si parla di start up, arrivano solo con impegno, rischio, tutto il tempo libero dedicato, rinunce economiche
e personali, coinvolgimento anche di chi ti sta vicino se non altro perché deve
aiutarti ad avere quella concentrazione totalizzante. Tenacia, pragmatismo e la convinzione di non mollare mai. A noi
ha aiutato molto conoscere tecniche e metodi che di fatto mettiamo a
disposizione delle aziende che seguiamo ma comunque non è stato e non è semplice.
Poi ci sono le grandi soddisfazioni quando le persone agli eventi ti dicono che
il progetto è fantastico. E siamo solo all’inizio di un’avventura entusiasmante”.
E noi vi
auguriamo che questo stesso entusiasmo vi porti molto, molto lontano...
Nessun commento:
Posta un commento