mercoledì 24 dicembre 2014

Auguri di Buone Feste!





Tanti Auguri di Buone Feste da Start Up in rosa!

Arrivederci a gennaio 2015 con tante nuove e interessanti storie...


martedì 23 dicembre 2014

Diana, Dvisitearte: non solo visite guidate…

La storia di Diana inizia una calda mattinata di agosto di qualche anno fa, su un prato ai piedi dell'Arco della pace di Milano, insieme a tanti ragazzi liceali desiderosi di scrivere il proprio futuro. Diana sogna di entrare alla Facoltà di Relazioni Pubbliche dell'Università IULM.

Sceglie la strada della comunicazione perché in lei c’è un irrefrenabile desiderio di creare e raccontare storie, attraverso immagini e parole. Eccola pronta a dare il primo esame: Storia dell'Arte. Il suo primo grande amore, con una tesina sulle vetrate e le lampade in stile liberty di Tiffany. Poi storia del cinema e così via verso la laurea.

Siamo alla fine degli anni '90. Diana vuole rendersi indipendente e, subito dopo la laurea, inizia a lavorare nel campo dei New Media e delle Relazioni Pubbliche. In seguito sente l’esigenza di cambiare: entra così a far parte di un'Associazione di Categoria. Qui, sempre grazie a progetti di comunicazione, sperimenta la possibilità di sensibilizzare e coinvolgere tutte le aziende del settore di riferimento.

“Ma, come qualcuno dice, il primo grande amore non si scorda mai. Lo studio dell'Arte e l'ammirazione per la mia città, Milano, occupavano ogni singolo momento del mio tempo libero”. Racconta Diana.

Così, quasi per gioco, accompagnando un'amica, si iscrive al Bando della Provincia di Milano per diventare guida turistica. In poco tempo ottiene il patentino. Animata dalla passione e spronata dagli amici che hanno sempre creduto in lei, inizia a organizzare visite guidate e percorsi per raccontare la storia di Milano, le sue tradizioni, gli artisti e i personaggi che l'hanno attraversata nei secoli. Non mancano i viaggi all’estero, soprattutto in Europa, in cui Diana riesce a cogliere gli aspetti più unici e affascinanti di ogni luogo.

Nel 2013 Diana fonda Dvisitearte. Prima con gli amici, poi con il passaparola e grazie ai social network, Diana si costruisce la sua cerchia di appassionati di arte.
Con il suo amore per la bellezza artistica, riesce a coinvolgere le persone in modo unico, arricchisce ogni descrizione con informazioni originali, immagini, video, suoni, performance teatrali. Ma non è tutto qui: Diana si cimenta anche nell’organizzare eventi per aziende oltre che tour guidati, conferenze sulla moda e sulle tradizioni milanesi, eventi ricreativi e conviviali, cene e pranzi, corsi di pittura, disegno, acquarello non convenzionali grazie alla collaborazione di artisti e professionisti. 
Una preparazione a tutto tondo, che mette insieme cuore e testa.

Mi piace racchiudere tutto in tre parole chiave: storie, colori, emozioni. Storie, da ascoltare, leggere, diffondere (il mio ‘cosa’); colori, per immaginare, descrivere, raccontare (il mio ‘come’); emozioni, da condividere, vivere, ricordare (il mio ‘perché’). Ogni tour è pensato per regalare un’emozione e una esperienza unica".

Diana realizza anche libricini e contenuti extra. Perché è importante che ogni uscita sia interattiva e originale, che lasci il segno.


sabato 6 dicembre 2014

Dal cuore di Bari una start up a colori

Nel giorno di San Nicola, patrono di Bari, ho il piacere di raccontare una bella storia made in Puglia. La protagonista è Teodora, mia coetanea, che vive nel capoluogo pugliese insieme al marito Guido e alla piccola Viviana di un anno e mezzo. 

La storia di Teodora è quella di tanti altri ragazzi trentenni: laurea, master in quel di Milano, scuola di specializzazione e varie collaborazioni (stage, progetti, co.co.co, e chi più ne ha più ne metta), fino all'agognato contratto (a tempo determinato) dopo per aver vinto un concorso al Comune di Bari.

In linea con la propria formazione in ambito bibliotecario, nell’ottobre 2010 dà vita alla sua prima creatura: la Biblio-Mediateca di Villa Framarino, una biblioteca a carattere naturalistico, con anche testi e materiali in braille, immersa nel bellissimo Parco Regionale di Lama Balice. Nascono così sinergie positive - un via vai di bambini e scuole - ma anche le prime difficoltà. Finiscono i fondi, termina il contratto e la Biblioteca presto chiude. 

Per Teodora inizia una fase difficile, con una famiglia alle spalle e contratti precari. Ma è propri da questi momenti che nascono le grandi idee che si trasformano in opportunità. Ecco che, passeggiando tra i vicoli della suggestiva città vecchia, tra il profumo di mare e quello delle orecchiette, Teodora si accorge che, tra i tanti negozietti del borgo ne manca proprio uno, una cartoleria! Perché non aprirne una? 

A giugno 2012 Teodora apre così al pubblico la Cartoleria-fotocopisteria Copia e Incolla”: un grazioso punto vendita all'ingresso del Borgo Antico che spazia dalla vendita di quaderni, alle stampe, dalla fornitura ufficio alle fotocopie.

Ma la storia non si ferma qui. La start up rosa di Teodora si colora fin da subito: con lei, che si occupa di archiviazione digitale, lavorano anche il fratello Gaetano (contabile) e il marito, Guido, fotografo e stampatore.

“Mi piace considerare la mia botteguccia una start up colorata” dice Teodora. “Da una mia idea, per così dire rosa, ne è nato un progetto di tre persone. Tre diverse competenze che di necessità fanno virtù. In fondo, l'unione fa la forza. Ci piace pensare alla nostra bottega come un punto di incontro di esigenze diverse, ma anche un luogo in cui si vedono crescere bambini, dall’asilo fino all’università.

Teodora, il fratello e il marito sono particolarmente attenti alle esigenze dei bambini, visto che nel tempo libero sono volontari clown di corsia (ricordate Robin Williams in Patch Adams?). Da qui la scelta di andare incontro alle esigenze di una piccola clientela con particolari necessità, bimbi DSA, disgrafici, ipovedenti. Hanno infatti deciso di collaborare con Quadrotti e Rigotti e distribuire i quaderni speciali di cui ho già avuto modo di parlare. “Copia e Incolla è l'unico punto vendita da Roma in giù che vende questo materiale. Ne siamo orgogliosissimi”. Commenta Teodora.

E io, nel mio piccolo, sono altrettanto orgogliosa di vedere come, di start up in start up, nascano sinergie tra donne, grazie anche alla potenza della rete!

venerdì 28 novembre 2014

Quando le Lettere e la tecnologia si incontrano. La storia di Giovanna

Lucana di origine, ma milanese da sempre. Una letterata esperta di tecnologie digitali. Questa è la storia di Giovanna: una donna in carriera, mamma, con tanti interessi.

L’amore per l’arte, il teatro e lo spettacolo ha sempre accompagnato Giovanna nel corso degli studi: si laurea infatti in Lettere Moderne – indirizzo Storia del Teatro e dello Spettacolo - presso l’Università degli Studi di Milano e consegue il Diploma in Organizzazione Teatrale e Eventi presso l’Accademia D’Arte Drammatica Paolo Grassi. Dopo alcuni anni di attività presso i più noti teatri milanesi e Festival di teatro estivi decide di intraprendere una nuova strada a livello professionale.
Inizia così un nuovo capitolo della sua vita: dopo due master in Marketing e Organizzazione di eventi e Relazioni Pubbliche arriva la prima esperienza di ufficio stampa allo IED Milano. Poi la sua carriera professionale continua nell’ambito della comunicazione e dell’ufficio stampa in diverse agenzie di Relazioni Pubbliche con particolare focus sul mondo della tecnologia.

Ma, dopo 15 anni, è giunto il momento di voltare pagina per misurarsi in una nuova avventura in una società emergente nel settore della telefonia mobile, TRiO EVO SA.

“Sono molto felice del cambiamento che ho fatto”, afferma Giovanna. “Dopo tanti anni in agenzia, è molto stimolante per me accogliere una nuova sfida e prendermi cura dello sviluppo di questa start up come consulente di marketing e di comunicazione. Ho appena iniziato una nuova fase professionale e di vita: mi posso mettere in gioco come professionista, inoltre sono più libera di gestire il mio tempo”.

Giovanna sa bene come sia difficile emergere in un settore così complesso e articolato, dominato da alcuni big già noti. Ma è proprio questo il bello.

Per il resto, lo spirito letterario continua a vivere prepotentemente in lei: il teatro rimane la sua più grande passione. Nel tempo libero ama raccogliere le prime edizioni di testi teatrali, scrivere poesie, leggere e seguire mostre d’arte. Ha anche un animo vintage: le piace collezionare scarpe mignon, segnalibri, scatole di latta antiche, partecipare ad aste e mercatini di antiquariato.
Giovanna è un esempio di come si possano coniugare anche nella vita professionale passioni molto diverse tra loro, dalla letteratura, al teatro,  fino alla tecnologia.


mercoledì 26 novembre 2014

Torna Mammacheblogcreativo, il raduno delle mamme blogger all’insegna della creatività

Arriva la seconda edizione di Mammacheblogcreativo! Sabato 29 novembre tutte le mamme blogger intraprendenti e piene di creatività sono chiamate all’appello da Fattore mamma.

Un'occasione interessante per tutte le mamme che potranno valutare alcune opportunità per reinventarsi e conoscere chi l'ha già fatto. Saranno presenti molte blogger che già si conoscono in Rete, ma che avranno la possibilità di confrontarsi personalmente su tematiche di interesse comune.

La giornata prevede conversazioni tematiche (chiamate MOMTalk) su argomenti utili e di ispirazione per le mamme creative, e laboratori creativi (MOMLab) dedicati alle più diffuse e innovative attività di craft.
Inoltre, sarà possibile presentare le proprie creazioni che verranno valutate nel corso dell’evento per l’assegnazione di un Premio Creatività.

Laboratori creativi all’opera. In particolare, anche nell’edizione 2014, al MammacheBlogCreativo sarà presente un corner dedicato al knitting, un Knit Café dove le appassionate di lavoro a maglia potranno ritrovarsi. Ad accoglierle troveranno Laura Nani di Cuore di Maglia, un’associazione No Profit che si occupa di bambini prematuri e delle loro famiglie.
E poi la fotografia: si potrà realizzare un album di foto creativo, con immagini, parole, arti visuali. Il laboratorio vedrà all’opera Barbara Damiano, di MammafelicePer partecipare al MomLab Art Journal c si deve iscrivere dal sito.  

L'appuntamento al Mammacheblogcreativo! è a partire dalle 9,30 a Milano presso la Fonderia Napoleonica Eugenia in via Thaon di Revel, 21 (M3 Zara), nel cuore del quartiere Isola.

Tra gli incontri vi segnalo in particolare l'appuntamento delle 10,20 dal titolo "Le nuove tecnologie artigianali, le prospettive al femminile”. Vi invito inoltre a consultare il programma completo dell'iniziativa per tutti i dettagli.

Allora, ci vediamo sabato 29 novembre per una giornata in cui potremo sicuramente cogliere insieme tutte le sfumature dell'intraprendenza femminile!

venerdì 21 novembre 2014

Vegolosi fa rima con piatti gustosi: parola di Federica

Metti insieme amici con la passione per il giornalismo, la voglia di mettersi in gioco e sperimentare sapori nuovi q.b., l’intuizione di aprire un magazine online sulla cucina vegana e vegetariana, un pizzico di avventura. Et voilà, ecco la ricetta perfetta per il successo.

Vegolosi.it nasce da un’idea di Federica, 30 anni, giornalista appassionata di cronaca che ha voluto dare vita al primo portale di riferimento per gli amanti di cucina vegana e vegetariana e delle sane abitudini alimentari. Le sue passioni, quella per il giornalismo e quella per la cucina, sono gli ingredienti alla base del suo progetto professionale e di vita.

Federica ha iniziato a scrivere già prima dell’università per giornali di quartiere, dove si è ‘fatta le ossa’. Una laurea in filosofia medievale (che le ha insegnato ad approfondire le cose e far fatica per ottenere dei risultati), e poi via a fare esperienza sul campo come freelance in redazioni di quotidiani, settimanali, magazine e tv web. Diventa giornalista pubblicista, impara a realizzare e montare video. Arriva a lavorare per noti e grandi gruppi editoriali seguendo il mondo alimentare da vicino.

Poi, la svolta. “Sentivo il bisogno di lanciarmi in un progetto nuovo. Insieme ad alcuni amici e colleghi e a uno chef vegano - oggi siamo un bel gruppo di lavoro - abbiamo individuato un percorso di informazione che mancava sul web e abbiamo deciso di avviare un sito che trattasse i temi della cucina vegetariana e vegana in modo molto semplice e chiaro”.

Federica, insieme al suo staff, ha presentato il progetto alla fiera ‘Fa la cosa giusta’ a marzo 2013. Poco dopo il sito era online, il primo magazine online di cucina vegetariana/vegana. Una scelta vincente. Nel giro di pochi mesi è uscito il primo ebook; poi la chiamata da un noto editore per la pubblicazione di un libro, che ora Federica e la redazione stanno presentando con un booktour in giro per la Lombardia. Il prossimo appuntamento del 26 novembre a Milano è già sold out.

“Ci rivolgiamo a chi è appassionato di cucina, non solo a chi ha scelto lo stile di vita vegetariano o vegano. Il nostro obiettivo è diffondere una cultura alimentare sana e naturale con ricette sfiziose, sfatando un po’ il mito del vegetariano poco gustoso”. Commenta Federica.

“Vegolosi.it sta andando molto bene. Se guardo indietro sono felicissima di aver fatto il grande salto. Sono andata via da una realtà editoriale grande, perché volevo creare qualcosa di mio. Così è stato. Faccio proprio quello che desidero fare, lavoro con dei professionisti. Avere a che fare col web non è sempre facile: bisogna essere tenaci e convinti. Certo, la congiuntura è favorevole, il tema del food è sempre molto seguito, lo testimonia anche il successo che sta avendo il libro. Sono molto soddisfatta di essermi lanciata in una nuova avventura”.

mercoledì 5 novembre 2014

Come cucirsi un lavoro su misura: l’atelier di Veronica

21 anni, tanta grinta e voglia di mettersi in gioco. Questa è la storia di Veronica, giovane stilista milanese che coltiva sin da piccola la passione per la sartoria e fa di tutto per affermarsi nel settore.

Mi ha colpito molto la determinazione di Veronica. Studia nell’ambito della moda e si diploma come tecnico dell’abbigliamento. L’ultimo anno di scuola superiore frequenta uno stage in un noto atelier di Milano specializzandosi in taglio, cucito e in merceologia tessile. Poi l’incontro/scontro con il mondo del lavoro: tanti no, tante porte chiuse per la poca esperienza lavorativa. Ma Veronica non si abbatte, sa bene cosa vuole diventare e non sta ferma a casa ad aspettare che arrivi qualcosa.

Si rimbocca le maniche, inizia a industriarsi e svolgere tanti lavoretti per mettere i soldi da parte e realizzare il suo unico sogno, diventare una stilista. Fa la commessa in una nota catena di calzature sportive imparando l’approccio al cliente e la gestione di un negozio, fa la barista, distribuisce volantini. Inoltre è appassionata di pattinaggio fin da piccola e allena delle ragazze. 

Nel frattempo Veronica ha aperto il suo atelier a casa della nonna, che faceva la sarta di professione e le ha trasmesso molto. L’appartamento è pieno di bottoni, tessuti, stoffe, persino un manichino antico di famiglia: tanti ricordi e pezzi della sua infanzia. Il posto ideale per iniziare a progettare il suo futuro.

Oggi Veronica passa molto tempo nel suo atelier e realizza capi su misura. La sua clientela è varia, dalle ragazzine alle signore e le richieste sono molte, anche grazie al passaparola. Generalmente le clienti portano i disegni, lei li rifà personalizzandoli e adattandoli. Abiti da sposa, da cerimonia, da occasione ma anche più semplici. Un giorno le piacerebbe avere un suo negozio con vetrine. Sicuramente la dedizione, la pazienza e l’umiltà la faranno arrivare lontano.

“Sono molto felice, nonostante gli inevitabili sacrifici che devo fare per avviare al meglio la mia attività. Ho l’impressione che molti miei coetanei si fermino di fronte alle prime difficoltà e ai no. Tanti non sanno cosa fare o addirittura non hanno voglia di fare e aspettano che arrivi l’occasione... Io per fortuna ho sempre avuto le idee chiare rispetto a cosa avrei voluto fare. Il resto lo costruisco giorno per giorno”.

E poi... da cosa nasce cosa: Veronica realizzerà l’abito di Sarah (si veda il post “Finché sponsor non vi separi”). Si è appassionata alla loro storia d’amore in tv e li ha contattati. Tanto che poi anche lei è stata chiamata a sua volta in una trasmissione televisiva.

Cosa c’è in comune tra le due? La voglia di osare e mettersi in gioco, sempre. Come dimostrano, ne verrà sicuramente qualcosa di buono.

martedì 21 ottobre 2014

Cavalcando l'onda del bio con Organic Wave e Organic Brides

Due giovani donne intraprendenti, Stella e Chiara. Stella, fondatrice di OrganicBrides, propone un trucco da sposa naturale. Chiara ha dato vita a Organic Wave, uno shop online dove trovare cosmetici, prodotti di bellezza e per la pulizia della casa con particolare attenzione al rispetto della persona e alla salvaguardia dell’ambiente.

Ma facciamo un passo indietro.

Proprio in occasione del suo matrimonio un paio di anni fa, Chiara, una ragazza genovese appassionata di eco-bio, incontra Stella, specializzata nel trucco da sposa del tutto naturale. Da cosa nasce cosa. Tanti incontri e chiacchierate per condividere la scelta di uno stile responsabile nei confronti dell’ambiente e il desiderio di trasformare una passione in lavoro. Da qui è nata una bella amicizia e una collaborazione professionale.

Chiara, poco soddisfatta del suo lavoro, già da tempo si impegna a promuovere prodotti specifici e uno stile di vita più sano; anche grazie al supporto di Stella e alla consulenza del marito, decide di aprire uno shop online in cui mostrare, recensire e vendere prodotti selezionati per la cosmesi eco-bio, formulati con materie prime vegetali. Ed ecco che Organic Wave prende vita. Sostenibilità, ecologia e consumo responsabile: questi sono i concetti sposati dalla fondatrice.

Il mio obiettivo è accompagnare chi non è esperto in materia nel percorso che io per prima ho intrapreso, essendo diventata una consumatrice più critica e consapevole”, commenta Chiara.

“Dietro ogni piccola impresa che nasce c’è un incredibile lavorìo”, aggiunge Stella. “Milioni di mail mandate, di risposte mancate, di delusioni, di conti a denti stretti, di scoperte e soddisfazioni, di esperimenti, studio, marketing, di spremute d’arancia e riunioni al bar di Assago. C’è molto coraggio e un pizzico di incoscienza. Ma soprattutto c’è la volontà di cambiare le cose in prima persona, mettendoci la faccia”.

Il primo prodotto pensato insieme è nato da un progetto di cui Chiara va molto fiera: si tratta di piccoli panni struccanti lavabili prodotti dal laboratorio sartoriale delle Fate Artigiane, una Onlus che si occupa del reinserimento lavorativo di persone appartenenti a categorie svantaggiate, soprattutto donne e pazienti psichiatrici. A brevissimo saranno disponibili sul sito.

In perfetto stile ecologico anche la giornata che Chiara e Stella stanno organizzando, insieme alla coop. Sociale Accesso e alla cooperativa di artisti La foresta di Sherwood, per domenica 26 ottobre al Cafè Fermento: Milano Eco Tribe, un pomeriggio per condividere stili di vita sostenibili. L’evento sarà all’insegna dell'impegno individuale nel rendere più ecologiche e sostenibili le attività di tutti i giorni. Spettacoli, attività e dimostrazioni di prodotti ecologici per la casa e per bimbi, ma anche prove di cosmesi e make-up eco-bio. Per i più piccoli sono previste tante attività interessanti e divertenti.

venerdì 10 ottobre 2014

Metti una seduta di bellezza a casa tua…: Claudia e la sua app Jantye

Claudia è una persona curiosa e molto socievole, le piace conoscere e attingere alla ricchezza che ogni personalità può dare. Donna e mamma intraprendente, Claudia si occupa di comunicazione da molti anni.

Un anno fa nasce l’idea, Jantye; un’applicazione con cui si ha la possibilità di scegliere, prenotare e pagare on line il proprio servizio di bellezza a domicilio: parrucchiere, trucco, estetista/massaggi e nail stylist, dove e quando si desidera in pochi semplicissimi passaggi. Chi vuole può già iscriversi gratuitamente al sito sin da ora e manifestare il proprio interesse. L’app sarà online entro fine anno.

Da quando il web è entrato a far parte delle nostre vite, Claudia si è appassionata al mondo digitale. Ha seguito alcune Start Up che le hanno permesso di costruirsi un background professionale. Si definisce una persona in continua formazione: dal Master in Social Media Management, al corso di giornalismo, al corso “Chi ha paura del business plan?” di Francesca Marano Cohen (che Claudia consiglia a tutte le donne startupper), al brevetto di pronto soccorso...

L’idea di Jantye nasce dall’esperienza vissuta in prima persona. Claudia è rimasta entusiasta del parrucchiere a domicilio suggerito da una cara amica. Da lì la sua vita è cambiata. Claudia ha iniziato a proporre la cosa alla sua famiglia e via via ad altri. “Il servizio a domicilio è talmente comodo ed economico che ho pensato di offrirlo a tutte le donne, specialmente quelle che hanno poco tempo, attraverso un’app da scaricare sul proprio smartphone”.

Ecco che si sviluppa un progetto con l'intento di soddisfare le esigenze di donne professioniste con i minuti contati, mamme con bambini piccoli che non vogliono rinunciare alla loro femminilità, bambini spesso difficili da gestire nei saloni di bellezza, persone anziane, insomma tutti coloro che per un motivo o per l’altro hanno difficoltà a muoversi da casa.

“Tanti professionisti della bellezza in questo momento di crisi sono in difficoltà, perciò ho pensato a un modo per mettere in contatto questi due mondi”. Il passaparola è fondamentale: “L’aspetto più importante del progetto è la parte ‘social’, le recensioni degli utenti. Un parrucchiere o un qualunque professionista della bellezza si sceglie principalmente attraverso il passaparola o il consiglio di un’amica. Quindi, è importante il giudizio degli utenti che hanno provato quel tipo di servizio con il tal professionista”.

Per mandare in porto il suo progetto, Claudia ha chiesto degli aiuti. Innanzitutto ha iniziato frequentando eventi e congressi sul mondo delle start up, per capire come muoversi nel settore. Ha partecipato all’Expo delle Start Up, è andata a Cesena per uno Speed Date con una Capital Venture israeliana e ha trovato in seguito due partner: uno lavora in ambito finanziario mentre il secondo è partner tecnologico.

“Non potevo essere più fortunata. Ammetto che non sia facile. Ma bisogna avere molta costanza e perseveranza”. Confessa Claudia. La sua determinazione dimostra come sia importante continuare a bussare alle porte e prima o poi qualcuna di queste si apre, per lo più inaspettatamente". 

Ho chiesto a Claudia se fosse contenta e soddisfatta della sua start up: “Per la prima volta in tanti anni sto lavorando a un mio progetto, in qualcosa in cui credo veramente e che sogno di realizzare. Dipende da me se riuscirà o meno. Mi sento una donna in “rinascita”, finalmente ho un obiettivo professionale che so che mi darà una grande soddisfazione”. 

Se sei interessata a saperne di più, a questo link scoprirai il mondo Jantye: http://www.youtube.com/watch?v=DfDzhuQjEaA

venerdì 3 ottobre 2014

Quando l'insegnamento diventa arte: Veronica e le sue creazioni di argilla

Oggi vi voglio raccontare la storia di Veronica, mia cara amica di vecchia data. Sin dagli anni di liceo, Veronica studia e si appassiona di antichità: dopo il diploma intraprende senza esitazione la strada accademica laureandosi in lettere classiche con indirizzo archeologico.

Ha da subito le idee chiare. Vuole insegnare e tramettere ai ragazzi la passione per quell’affascinante mondo delle civiltà passate. Così, nei due anni successivi, frequenta la SILSIS per l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole medie, negli istituti tecnico/professionali e nei licei. Ed è così che inizia la sua avventura professionale in mezzo ai banchi di scuola.

La passione per l’archeologia scorre nelle sue vene e la porta ad appassionarsi poco alla volta alla lavorazione delle materie plastiche e sintetiche (come pasta di mais e fimo). Tutto parte proprio dalla formazione universitaria archeologica: il contatto con la terra nasce dalla tesi incentrata sullo studio degli antichi vasi. La curiosità di sapere come si crea un vaso, come si data...

Non perde tempo. Dopo aver cercato un maestro di tornio vicino a casa sua, ad Appiano Gentile, Veronica impara a lavorare l’argilla. “Fin da piccola ero appassionata della manipolazione, in particolare della pasta di sale. Incoraggiata poi da amici e parenti, mi sono buttata e ho iniziato a sperimentare la lavorazione dell’argilla e di materiali sintetici” ci racconta.

Questa esperienza le apre la strada per potersi cimentare da sola, come autodidatta, in diversi lavoretti (www.arteveronica.altervista.org): tutto è iniziato con le bomboniere per il matrimonio di sua sorella, oggi è specializzata in articoli per il Natale come incensieri, lumicini; oggetti per compleanni, Battesimi, nascite come giostrine, portafoto, scacchiere (miniature da esposizione). I manufatti sono acquistabili online tramite la piattaforma Etsi o contattando direttamente Veronica.

Da diverso tempo, subito dopo la tesi e il corso di tornio, Veronica tiene laboratori per bambini (www.diariodiscavo.altervista.org): si tratta di laboratori di archeologia rivolti alle scuole primarie, in cui la storia parla attraverso gli oggetti (la ceramica, l’argilla). 

“Quest’anno, oltre ai miei tradizionali corsi in aula, inizio un nuovo percorso creativo/didattico in una libreria”. “Credo che sia molto bello poter far vivere ai ragazzi l’esperienza unica della manipolazione delle materie per far loro toccare con mano, nel vero senso della parola, la plasmabilità e la duttilità della terra”.

E’ una persona molto eclettica, Veronica, dalle mille sfaccettature. La musica è l’altra sua grande passione: dopo aver studiato per anni il saxofono, inizia nel periodo universitario a suonare con il gruppo “Non soul blues” per tre anni, poi entra nei Chicago Stompers (oggi uno dei principali gruppi Jazz 20 in Italia), dove suona per anni dividendosi tra tournée in Italia e all’estero.

Dopo l’arrivo di Iris (2 anni) prima e Valentino (9 mesi) poi, Veronica ha dovuto abbandonare il suo amato gruppo. Ora è concentrata ancor più sulla sua attività. La sua passione per la lavorazione a mano è nata quasi per gioco e ora rappresenta un’importante attività per lei. Le dà molta soddisfazione. Lo slancio è arrivato anche dai figli, che, indirettamente, fanno il tifo per la mamma oltre che dal marito, suo più grande sostenitore e musicista, proprio come lei.

 “In futuro, chissà, sarebbe bello aprire uno spazio tutto mio per vendere oggetti, svolgere attività ludico ricreative, insegnare. Personalmente sento il bisogno di manipolare e di creare. Non posso farne a meno, così come non posso evitare di trasmetterlo agli altri”.

Consiglio ad altre donne e mamme di riservarsi sempre un momento per se stesse. Pur essendo mamme, non bisogna mai rinunciare totalmente alle proprie aspirazioni e fare nel possibile ciò che piace e rende felici. Mai abbandonare le proprie passioni: se si è felici nel realizzare i propri piccoli sogni, automaticamente la nostra spensieratezza e forza passeranno agli altri! Dedicatevi ai vostri hobby, anche i più semplici, perché sono loro a dare forza e energia al resto. Anche se faticoso, si lavora tanto e all’inizio non si riceve. La molla è la forza di volontà”.