Carissimi lettori di Start up in rosa,
Ho il piacere di segnalarvi
che è online la prima infografica
lanciata dalla Facoltà di Economia dell’università Unicusano (Università
telematica a Roma), dedicata ai
protagonisti come voi dell’ecosistema
start-up (http://www.unicusano.it/blog/universita/startup-for-beginners): dalla nascita dell’idea
innovativa alle fonti di finanziamento, dalle fasi di vita della start-up agli
enti che ne favoriscono lo sviluppo, dal profilo dello startupper italiano al
contributo che queste realtà apportano al nostro Paese in termini di lavoro e
crescita economica.
Pensate che, stando ai dati
ufficiali dell’associazione Italia Start-Up e delle Camere di Commercio
d’Italia, nel 2013 oltre 110 milioni di
euro sono stati investiti nel settore e 1.554 società italiane si sono iscritte
alla sezione startup innovative del Registro delle Imprese.
Numeri destinati
sicuramente a crescere nel 2014, così come le opportunità occupazionali per i
neolaureati.
Come in molte delle storie
che abbiamo raccontato finora, dall’infografica emerge che nell’80% dei casi gli startupper italiani hanno avuto precedenti
esperienze nell’ambito del lavoro dipendente, ed è proprio qui che molti hanno
conosciuto i loro soci e fatto maturare un progetto imprenditoriale.
Trovo che sia davvero un’ottima
opportunità per chi, come voi, ha
intenzione di avviare, o ha già avviato, un progetto d’impresa (soprattutto a contenuto
tecnologico). L’infografica infatti rende noti tutti i passaggi da seguire e i soggetti da coinvolgere per
ottenere i finanziamenti, generare reddito e avviare la propria startup.
“Se le piccole e medie
imprese italiane perdono ogni anno migliaia di posti di lavoro e faticano a
restare a galla perché schiacciate da una burocrazia contorta e da una
pressione fiscale ai massimi storici, le startup
possono usufruire dei vantaggi fiscali previsti dal decreto Sviluppo Bis
del Governo Monti.
Non solo: pur
rappresentando circa il 2% dell’universo produttivo italiano, le startup creano più occupazione delle imprese tradizionali per i giovani e in questo modo contribuiscono alla crescita
economica” spiega lo staff dell’università telematica Unicusano.
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