“Sono
una donna in continua evoluzione”. Così si
definisce Marta, giovane mamma torinese che ha avuto l’idea di aprire una
libreria tutta sua. Il sogno l’ha maturato pian piano, nel tempo, e dopo la
nascita del suo piccolo ‘ufo’ (come amava chiamarlo in pancia), ha avuto il
coraggio per fare il grande salto e i suoi desideri si sono realizzati.
Già da
un po’ infatti voleva aprire uno spazio in cui
far conoscere la bellezza della letteratura per bambini, creare occasioni d’incontro,
di esperienza e formazione con laboratori e feste.
Marta ha avuto l’intuizione di aprire la sua libreria in provincia, a
Ciriè (TO), lontano dal contesto urbano già saturo di proposte simili e
convinta che fuori ci fosse più bisogno di creare luoghi culturali e di
aggregazione che esulassero dal tradizionale concetto di bookshop. E così, a febbraio 2014, è nata Bufò... la libreria per bambini e non solo: uno spazio
divertente per chi vuole tuffarsi nelle pagine dei libri più avventurosi e
fantastici; un family store, con oggetti di qualità artigianale, handmade,
alternativi. Infine un angolo relax in cui le mamme possono fermarsi coi loro
piccoli a leggere e riposare.
Da dove nasce Bufò? Da tempo Marta è autrice di un blog in cui condivide
le sue aspirazioni e i suoi pensieri di mamma e molto altro (Ufo’s mum – le avventure di una
mamma e del suo piccolo extraterrestre). Ecco perché un nome così bizzarro...
B come books, b come bambino, b come buffo...
Prima di approdare all’idea di Bufò, dopo la laurea in pedagogia, Marta
ha fatto esperienza presso altri librai. Ha poi frequentato un Master in Pedagogia della Lettura e Formazione di
Librai e Bibliotecari per ragazzi.
Ci sono tanti libri di qualità prodotti da case
editrici meno note che meritano di essere letti e apprezzati dai bambini. Di questo è convinta Marta che, per questo motivo, crede nell’importanza di consigliare bene ai genitori le letture, orientando le
loro scelte per far sperimentare ai bambini differenti linguaggi visivi e
comunicativi.
In Bufò tutto è studiato nei dettagli. “Mentre pensavo all’allestimento ho optato per mensole poco
profonde dove esporre i libri di faccia e ad altezza adatta perché credo che l’amore
per la lettura debba passare dal fatto che i libri si possano toccare,
sperimentare, sfogliare” commenta.
Come spesso succede nel caso di neo attività,
aprire una libreria richiede un investimento iniziale di risorse che può essere
oneroso, è un salto nel buio, una scommessa. Ma lei non si è mai persa d’animo, seguita anche
da una brava commercialista.
“Non nascondo certo che sia un cammino in salita
e questo lo sapevo, ma lo ripercorrerei altre 100 volte. In fondo dicono che ‘se i tuoi sogni non ti
spaventano, vuol dire che non sono grandi abbastanza’. Giusto? Sono molto soddisfatta anche perché noto
nelle mamme entusiasmo per la libreria, ma anche competenza e attenzione nella
scelta”.
Marta ha in serbo un ricco calendario di eventi settimanali,
un punto di riferimento per famiglie e bambini nella scelta delle letture, oltre
a tanti progetti con le scuole del territorio.
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