MaestraNatura è un’idea originale e
innovativa che può essere un esempio di come famiglia e scuola possano
collaborare al meglio per coinvolgere i ragazzi in iniziative utili e formative.
Ma di
cosa si tratta?
MaestraNatura
nasce dall’intuizione di una mamma alle prese con i compiti di scienze dei
figli e si struttura in un programma
sperimentale di educazione alimentare che insegna la chimica e la fisica
attraverso il cibo. Un
progetto pensato a lungo, iniziato addirittura nel 2010, che trae ispirazione
dalla metodologia applicata in alcuni musei e università come Harvard e
Berkeley.
A
ottobre 2013 è partita la sperimentazione in 25 scuole pilota, selezionate su
Roma secondo un criterio socio-demografico orientato ad abbracciare il più
ampio spettro possibile di situazioni culturali e sociali. Il programma
attualmente coinvolge 180 classi e
3.800 bambini e ragazzi tra i 5 e i 12 anni.
“Abbiamo
sviluppato un percorso pieno di attività ed esperimenti, in cui bambini e
ragazzi apprendono attraverso l’esperienza, acquisendo non solo principi di chimica
e fisica ma anche perché è importante
mangiare sano. Il
nostro interesse è che il percorso funzioni realmente, per questo collaboriamo
con il Reparto di Alimentazione dell’Istituto Superiore di Sanità e le scuole
pilota per verificare l’efficacia della metodologia”.
Annamaria
è l’autrice del progetto e crede nell’importanza di coinvolgere i genitori
perché la scelta di un’alimentazione sana è una scelta a livello familiare,
visto che i ragazzi non cucinano né fanno la spesa.
ll
progetto si sviluppa attorno ad una piattaforma
web, aperta al pubblico, che contiene unità didattiche, esperimenti e
ricette che possono essere realizzate a casa con i genitori.
Anche
in classe si svolgono molte attività sperimentali secondo un percorso
differenziato per fasce d’età. Per
coordinare un progetto così ambizioso e complesso, c’è voluta molta esperienza.
Infatti, Annamaria è un’esperta di
organizzazione industriale e per anni è stata una manager super impegnata
che a casa ci stava poco o nulla
. Poi, la terza gravidanza l’ha costretta a rallentare e le si è aperto un mondo.
. Poi, la terza gravidanza l’ha costretta a rallentare e le si è aperto un mondo.
“Per
me la maternità è stata una grande
opportunità che mi ha regalato del tempo da trascorrere con i miei figli. Ho
avuto modo di capire le loro difficoltà nello studio delle scienze e insieme
abbiamo elaborato un metodo. MaestraNatura nasce dal desiderio di
condividere la nostra esperienza!" Commenta
con entusiasmo.
Il
progetto, ovviamente, ha avuto bisogno anche di risorse finanziarie; Annamaria
ci ha investito in prima persona, poi, alcuni mesi fa, è arrivato anche un business
angel, (un’altra mamma di tre bambini), con cui è stata fondata una società editoriale per distribuire
e far crescere MaestraNatura.
Ieri,
il 24 febbraio è partita una campagna di
crowd-funding su Eppela per finanziare dei kit scientifici da regalare alle
classi che partecipano alla sperimentazione per non gravare di costi le scuole
(vedi qui).
"MaestraNatura
è frutto di un grande lavoro di squadra,
in cui i valori alla base del progetto hanno fornito a tutti l’energia per
andare avanti e superare le mille difficoltà di una iniziativa così ambiziosa”.
Qual è
la forza di MaestraNatura? “E’ un progetto partito dal basso, in cui abbiamo
applicato tante teorie ma soprattutto abbiamo sperimentato sul campo, cercando
di capire cosa fosse veramente utile ai ragazzi, agli insegnanti e ai genitori.
Il progetto non è ancora finito ma speriamo di farlo crescere a livello
nazionale e anche oltre, perché l’Italia
è ancora un luogo di grande creatività”.
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